Esperienze-STUDIO FABIO FADA

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Dlgs 231/2001

    

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Modelli Organizzativi ex D.Lgs.  231/01

Cos’è il DLgs 231/01
Nato con lo scopo di contrastare corruzione e truffa ai danni dello Stato, il decreto legislativo 231 del 2001 ha introdotto una sorta di responsabilità penale per le imprese giuridiche, rendendole responsabili con apposite gravi sanzioni dei reati (se di un determinato tipo) commessi dai propri dipendenti.

In pratica la persona giuridica dovrà predisporre un’organizzazione che prevenga i reati a meno che non sia elusa fraudolentemente. Dovrà inoltre vigilare, mediante un Organismo di Vigilanza, autonomo e indipendente, sull’applicazione di tale modello e sulla sua adeguatezza. Dovrà, infine, sanzionare tutte le violazioni di tale modello.

La realizzazione di un modello organizzativo con finalità esimente ai sensi del d.lgs. 231/01 può essere supportata efficacemente da Studio Fada.

La nostra esperienza spazia sia dalla creazione ex-novo che all'adeguamento e/o aggionamento di modelli esistenti, 

Il decreto prevede una sistema sanzionatorio molto pesante di carattere sia pecuniario sia interdittivo per le Imprese, con sanzioni:

 

§  pecuniarie da un minimo di 25.800 € ad un massimo di 1.549.000 €,

§  interdittive  sino ad un anno dell’attività e/o il divieto a lavorare con la Pubblica Amministrazione, sospensione di licenze e autorizzazioni

oltre a:

§  Confisca del profitto del reato

§  Pubblicazione della sentenza sui giornali
 

Le fattispecie di reato considerate sono oltre un centinaio e comprendono,  fra le altre

  •     Truffa ai danni di enti pubblici e Stato, indebita percezione di erogazioni
  •      Crimini informatici e violazione delle norme sul trattamento di dati personali
  •      Reati di criminalità organizzata
  •      Corruzione
  •      Falsificazione di segni di riconoscimento
  •      Delitti contro l'industria e il commercio 
  •      Crimini in violazione delle norme sulla proprietà intellettuale
  •      Reati societari
  •      Reati collegati a terrorismo ed eversione
  •      Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili 
  •      Delitti contro la personalità individuale
  •      Reati di abuso di mercato
  •      Reati connessi alla violazione delle norme antinfortunistiche e sicurezza sul lavoro
  •      Riciclaggio di beni e denaro, ricettazione
  •      Induzione a mentire all'Autorità Giudiziaria
  •      Reati ambientali
  •      Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare
  •      Corruzione tra privati 
  •      Autoriciclaggio
  •      Reato di intermediazione di manod'opera e sfruttamento lavoro (cd Caporalato)
  •      Razzismo e Xenofobia
  •     Frodi sportive e scommesse
  •      Reati tributari
  •      Contrabbando
  •        DELITTI  IN MATERIA DI STRUMENTI DI PAGAMENTO DIVERSI  DAI CONTANTI
  •        REATI CONTRO IL PATRIMONIO CULTURALE

A chi è rivolto il DLgs 231/01
Chi sono i soggetti interessati? Il Dlgs 231/01 si applica a tutti gli  Enti forniti di personalità giuridica, alle Società ed alle Associazioni anche prive di personalità giuridica. La normativa vale anche per sedi Italiane di Società Estere. Il bacino dei destinatari potenziali è quindi davvero molto ampio.

 
Gli Obblighi di conformità al DLgs 231/2001
E’ opportuno chiarire che, al momento, la normativa non prevede alcun obbligo per le persone giuridiche “private”. I casi di obbligo di conformità però esistono ed, attualmente, derivano da  requisiti emessi dalla Borsa Italiana e da alcune Regioni, tra cui la prima è stata la Regione Lombardia. 

    L'importanza del Dlgs 231/01 continua a crescere in relazione all'’aumento:

§  dell'obbligatorietà per alcune casistiche

§  della giurisprudenza in materia ed dell’applicazione di sanzioni amministrative e penali

§  delle tipologie di rischi di reato considerati dalla normativa in continuo aggiornamento

§  delle relazioni con altre normative, quali quelle relativi alla Sicurezza e Tutela della Salute nei luoghi di lavoro, alla Privacy, alla Traccabilità dei flussi finanziari, degli Appalti Pubblici, etc, o norme tecniche (ISO 9001, ISO 14001, SA 8000, ISO 26000, ISO 37001, ISO 45001 etc)

§  da linee guida emanate dalla Pubblica Amministrazione o Associazioni di Categoria

§  della sensibilizzazione dovuta alla crisi finanziaria ed ai fatti di cronaca relativi a illeciti aziendali.


 

Vantaggi dell’adozione dei Modelli Organizzativi ex DLgs 231/2001
Dotarsi e far rispettare un Modello Organizzativo non è solo una via per essere esonerati dalle responsabilità previste dal DLgs 231/2001. Un approccio all’introduzione del Modello non limitato all’obiettivo di difesa dalle sanzioni determina il conseguimento di molti ulteriori vantaggi che possono contribuire in modo significativo al miglioramento dei risultati aziendali.

Tra i principali vantaggi che si possono ottenere:

§  limitazione dei rischi aziendali e sanzionatori (permette una razionalizzazione dei processi ai fini della riduzione dei rischi)

§  semplificazione organizzativa (favorisce la realizzazione di un’impostazione organizzativa unitaria, superando la contemporanea presenza di procedure spesso contrastanti tra loro, quali ad esempio, procedure sicurezza, procedure privacy, procedure qualità)

§  aumento dell’ efficienza aziendale (favorisce la condivisione delle informazioni e la definizione di attività di controllo interno);

§  creazione di vantaggi competitivi (migliora l’immagine dell’azienda nei rapporti con i clienti e con tutti i portatori d’interesse, con conseguente generazione di nuove opportunità di affari). Può essere richiesto come requisito di qualificazione nell’albo fornitori dei committenti

§  facilitazione dell’ accesso al credito bancario (la presenza di un efficace Modello Organizzativo è un parametro importante di valutazione per la concessione del credito)